martedì 1 dicembre 2020

Il paradiso a cui aspirano i buddisti

Parte II

Messaggi spirituali da Buddha

5. Il Paradiso a cui aspirano i Buddisti

Dott. Lee

È importante in che modo una persona vive in questo mondo, ma è altrettanto importante, se non di più, dove una persona va dopo la morte. Il giorno della nostra nascita è, inutile dirlo, un evento prezioso e gioioso, tuttavia tanti Buddisti hanno temuto che sarebbero potuti rinascere come bestie, ad esempio dei cani o dei maiali, se in questa vita fanno del male.

Il Paradiso nell’insegnamento Buddista e il Cielo nell’insegnamento cristiano sono descrizioni dei luoghi dove gli uomini perfetti vivono con una bellezza immutabile e nella felicità eterna e abbondante. I Buddisti, tuttavia, non hanno capito che, purtroppo, ogni essere umano nasce col peccato originale. Non avendo nessun concetto del peccato originale, non hanno nessuna idea di come esso sia un pesante ostacolo per la realizzazione delle loro speranze. Tanti fedeli Buddisti hanno seguito con coraggio un cammino di disciplina estremamente rigoroso, ma poiché non hanno capito questa realtà, nessuno di loro l’ha superato.

I Buddisti intraprendono una disciplina spirituale rigorosa e difficile, ma fanno questo anche i credenti del Protestantesimo e del Cattolicesimo. Le suore e i monaci cattolici, in particolare, si esercitano nelle loro discipline spirituali. Buddha, tuttavia, vuole dire che i Buddisti hanno un corso più duro, più solitario e più difficile. Innumerevoli monaci Buddisti hanno sopportato così tante difficoltà per trovare la verità. Buddha stesso si chiede cosa deve dire a loro. Non è sicuro di come possono pagare per i loro peccati. Il Buddha che sta accanto a me trasmettendo questo messaggio sa di non essere libero dal peccato. Non è stato affatto felice quando ha ricevuto la straordinaria benedizione dal Reverendo Sun Myung Moon. La ragione è molto semplice. Sapendo che così tante suore e monaci stanno aspettando nel mondo spirituale la soluzione ai loro problemi, come può Buddha, un peccatore come qualsiasi altro uomo, essere contento di quel tremendo onore? Inoltre Buddha sa che non è ancora qualificato a servire i Veri Genitori come suoi genitori; può solo rivolgersi a loro come ai suoi insegnanti.

Shakyamuni

Com’è il Paradiso? È un mondo dove gli esseri umani perfetti che sono l’incarnazione della verità vivono in un mondo di sogni meraviglioso, servendo Dio e comprendendosi l’un l’altro semplicemente guardandosi negli occhi. Non posso neppure immaginare di vivere in questa felicità eterna!

Miei cari e devoti Buddisti! Io osservo molti di voi che si inchinano e fanno condizioni davanti alle statue del Buddha fino a che i vostri ginocchi si consumano! Mi dispiace, mi dispiace veramente! Mi dispiace dire che la vita di così tante suore e monaci non è sulla strada giusta. Le vostre discipline sono tutte invano. Gli esseri umani devono creare delle famiglie, avere dei figli e offrire i loro figli a Dio. Voi siete destinati a vivere felicemente insieme ai vostri figli, figlie, generi, nuore e nipoti. Questo è il vero sogno di Dio. Il Paradiso è un mondo dove tutti i membri delle nostre famiglie abitano insieme. Dio non vuole che viviamo da soli.

O devoti del Buddismo! Miei amati discepoli! Se soltanto cambiate il vostro modo di vita adesso, allora tutti gli sforzi che avete fatto finora per essere buoni ed entrare nel mondo del paradiso non saranno stati invano. Tutto ciò che dovete fare è andare davanti a Dio sulla fondazione meritevole delle tante condizioni che avete fatto. Impegnatevi continuamente a disciplinare voi stessi come individui, a sradicare ogni desiderio di possedere le cose degli altri, e a mostrare compassione per i vostri poveri vicini. Dio ricorderà tutte le vostre buone azioni e vi ricompenserà. Tuttavia, la verità più fondamentale è che il Maestro dell’intero cosmo non è Buddha ma Dio. Se trascurate questo fatto, non avrete nulla a che fare col regno del Paradiso. Il Paradiso è il regno dove risiede Dio.

O Buddisti! Il mio insegnamento era la verità, ma una verità soltanto parziale, non completa. Serviva ad educare le persone in una certa era ma non è sufficiente per portarvi nel mondo eterno. Dovete riconoscere chiaramente questo punto. Io non voglio che fraintendiate l’insegnamento del Buddha come la verità suprema. Forse vi domanderete: “Come possiamo credere in Dio, che è invisibile?”, ciò nondimeno io, Buddha, ho capito chiaramente che non ho altra strada se non accettare la realtà di Dio. Non avete forse creduto in me e non mi avete seguito fino adesso?

Esaminate la Legge perfetta che governa ogni cosa in cielo e in terra. Il Buddha non sta suggerendo nulla di contrario alla legge della natura. Voi Buddisti potete non volere il freddo aspro dell’inverno eppure, seguendo la Legge, esso arriva sempre, senza eccezioni. Anche se forse preferite la primavera e l’autunno, non potete farli venire secondo i vostri desideri. Il grande cosmo segue questa legge misteriosa. Ma chi è il Padrone del Cielo e della terra? Chiaramente non sono io, il Buddha. Io non ho questo potere. Dio è il Padrone. La ragione per cui la bellezza della natura si rivela in ogni stagione è perché Dio ama gli esseri umani. Il Paradiso è il regno dove Dio, che ama gli uomini, è veramente presente.

Miei carissimi Buddisti, voi dovete imparare chi è Dio. Inchinatevi davanti a Dio e studiate profondamente la Sua esistenza. Se mentre vi inchinate davanti alla presenza del Buddha invocate Dio, Dio vi aprirà le porte e vi concederà il Paradiso eterno!


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