martedì 1 dicembre 2020

La mia vita come Shakyamuni

Parte II

Messaggi spirituali da Buddha

3. La mia vita come Shakyamuni

Generalmente gli esseri umani che nascono nel mondo percorrono la via della nascita, dell’invecchiamento, della malattia e della morte. Quando vivevo come Shakyamuni, tuttavia, non fui capace di sentire che la vita comune degli esseri umani era normale. Quando sentivo il rumore dei passi di tanti passanti, non sentivo che erano normali. I passi dei mendicanti, i passi delle persone ricche, i passi dei servi contadini e i passi degli alti funzionari del governo – tutti mi sembravano strani. Tutte le persone nascono nel mondo, mi domandavo, ma perché hanno corsi di vita diversi? Cosa determina il fatto che alcune persone vivono nella povertà e soffrono per le malattie? Perché tutte le persone devono sperimentare questo tormento? E dato che le cose stanno così, qual è lo scopo della vita umana? Dove finisce la vita? Ero curioso di queste cose.

Quando ero Shakyamuni non potevo sperimentare la fame delle persone che non hanno cibo e il dolore delle persone che soffrono per le malattie. Quindi mi sforzai di sperimentare queste cose. A quei tempi, ricevetti non poco disprezzo da parte della gente comune che pensava che mi preoccupassi di cose vane e inutili. Tuttavia, io ero sempre più curioso di sapere perché la logica ordinaria della nascita, dell’invecchiamento, della malattia e della morte mi straziava così il cuore, se doveva applicarsi a tutti gli esseri umani, senza eccezione. Dopo essere vissuto in questo dolore e conflitto per un po’ di tempo, alla fine mi feci prete, abbandonando la corona che avrei dovuto ricevere come erede di una famiglia reale.

La via dell’ascetismo che percorsi da quel giorno in poi non può essere descritta a parole, eppure grazie ad essa il mio cuore era libero di viaggiare dove voleva. Non ci si può risvegliare alla nuova verità con uno stomaco pieno. Mentre mi domandavo perché gli esseri umani devono vivere una vita così dolorosa, il mio cuore ogni giorno era inquieto. In quei tempi, acquistai la consapevolezza di una grande entità che mi circondava e capii che stavo ricevendo un potere misterioso da quella entità. Poiché presumevo che ci doveva essere una causa di quel potere, cercai di trovare quell’essere di causa, ma i miei sforzi furono vani.

Se guardo indietro al corso ascetico che scelsi di vivere sulla terra come Shakyamuni, ora vedo che era tanto ingenuo. Non pensando alla causa di questo grande universo, contemplavo semplicemente la sua manifestazione sugli esseri umani mentre passavano attraverso la nascita, l’invecchiamento, la malattia e la morte. Era una meditazione estremamente limitata che riguardava gli esseri umani di risultato. Anche se vissi tutta la mia vita focalizzandomi su quest’unica domanda, conclusi la mia esistenza senza trovare una risposta completa. Ovunque guardavo, non riuscivo a incontrare il signore originale dell’immenso universo.

Non tanto tempo fa, Dio mandò un illustre messaggero [il messaggero era il Dott. Sang Hun Lee] nel luogo in cui abitavo in Paradiso e mi diede un compito. Mi chiese di riflettere sul motivo per cui io, Shakyamuni, ora vivevo in un luogo dove non potevo stare direttamente davanti a Dio, nonostante il fatto che avevo abbandonato ogni ricchezza e prosperità e avevo percorso la via del sacrificio e dell’austerità per tutta la mia vita sulla terra. Fui profondamente commosso dall’amore straordinario di Dio e tutto ciò che potevo fare era provare timore riverenziale e gratitudine. Aspettai dei giorni perché ritornasse il messaggero, mentre mi inchinavo continuamente a Dio. Poi il messaggero apparve all’improvviso e chiese: “Mi hai chiamato?” Insistette perché gli dessi la mia risposta al compito ricevuto da Dio. Offrii immediatamente la mia risposta, “Dio? Io ignoravo Dio. Non essendo consapevole che il Signore originale dell’universo è Dio, pensavo che chiunque poteva diventare un Buddha da solo. Ora so che ho fallito nel riconoscere l’esistenza del Signore originale dell’universo”. Poi il messaggero scomparve improvvisamente così com’era venuto.

Non potete immaginare l’ansietà che provavo nel cuore finché, pochi giorni dopo, il messaggero di Dio comparve di nuovo, brillando di una luce splendida. Disse: “Shakyamuni, il luogo dove dimora Dio è ornato da uno splendore stupendo e incantevole, ma qui non si può trovare questa luce così splendente. Dio ha detto: “Il risveglio fondamentale di Shakyamuni è ancora insufficiente”. Se desideri essere pienamente sensibile all’insegnamento di Dio, offri un inchino a Lui e aspetta ancora un po’”. Poi il messaggero scomparve. Dopo diverse altre visite da parte del messaggero di Dio, arrivai a conoscere nuovi fatti.

Noi esseri umani siamo l’alter ego di Dio e viviamo nel Suo amore. Tuttavia, il Buddha visse come se fosse lui stesso Dio, ignorando Dio, il meraviglioso Signore del grande universo. Cari Buddisti! Capite cosa voglio dire con questo? Non posso esprimere facilmente questo pensiero, ma la cosa chiara è che io, il Buddha, non sono nulla. Nulla è reale se non l’amore straordinario di Dio e il Signore di questo grande universo è solo Dio.

Sin dalla loro creazione, Dio ha amato gli uomini e ha cercato di guidarli dove la loro felicità e pace potrebbe essere piena, ma le persone sono vissute nel mondo sbagliato. Questo è il dolore dell’umanità e la miseria di Dio. La storia umana è iniziata nel modo sbagliato. Quindi, per rimettere a posto l’inizio sbagliato della storia umana e guidare gli uomini sulla via della felicità, Dio ha inviato il Maestro Sun Myung Moon sulla terra e gli ha fatto rivelare la nuova verità. Benché in ritardo, io Shakyamuni, ho appreso questa nuova verità, il Principio dell’Unificazione.

Cari Buddisti! Dovete seguire la strada del Maestro Sun Myung Moon e capire che il mio insegnamento come Shakyamuni non era sufficiente. Dovete fare degli sforzi. Chiunque deve fare uno sforzo per trovare una nuova verità. Se voi Buddisti contate solo sugli insegnamenti di Shakyamuni, cantando “O Bodhisattva di Compassione! Io metto la mia fede in Amida Buddha” la Terra Pura che cercate diventerà sempre più lontana. Dovreste abbandonare risolutamente ciò che dovete abbandonare e trovare la nuova verità.

Il Signore dell’universo è uno solo – Dio. O Buddisti, il vostro maestro non è Shakyamuni. C’è un uomo sulla terra che ha gli insegnamenti di Dio, che incarna il Suo corpo e che sta aprendo la strada per guidare il pensiero della pace per la vera liberazione dell’umanità. Egli è proprio il Maestro Sun Myung Moon. Questa è la realtà che i credenti del Buddismo devono tener presente adesso.

25 Ottobre 2000


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