Prima parte
Confucio
I segreti del mondo spirituale
7. Benedizioni e disgrazia nella vita e nella morte
Tutti si trovano a sperimentare benedizioni e disgrazie
nella vita e nella morte. La domanda essenziale è la direzione della fonte
originale della “vita”, della “morte”, della “benedizione” e della “disgrazia”.
Alcuni riescono a superare facilmente le disgrazie anche quando le affrontano
in continuazione, mentre altri non riescono a sfuggire alle preoccupazioni e
all’ansietà anche se ricevono abbondanti benedizioni.
Mentre viviamo, è possibile essere liberati dalle
benedizioni e dalle disgrazie nella vita e nella morte? La nostra vita terrena
è condizionata da tutte le parti dalla possibilità di incontrare benedizioni e
disgrazie. Allo stesso modo, una volta nati possiamo morire in qualunque
momento.
Lasciate che prima rifletta sulla mia vita, ora che mi
trovo in questo bivio. Le persone non conoscono lo scopo della vita. Di solito
perseguono una vita comoda per il loro corpo. Ci sono pochissime persone che
vivono pensando alla vita dopo la morte.
Dott. Lee
Qui Confucio rinfresca i ricordi della sua vita sulla
terra. Sperimentò dolore e sofferenza a causa della povertà, della fame e di
altre difficoltà. Non si soffermò a pensare a come sarebbe vissuto o dove
avrebbe dimorato dopo la morte. Quando, dopo essere diventato vecchio e
moribondo passò nel mondo immateriale, Confucio non poté distinguere se si
trovava ancora nel mondo fisico. Forse il suo aspetto era in qualche modo cambiato.
Le persone attorno a lui facevano la loro vita, lavorando duramente per una
cosa o per un’altra, ma lui non era capace di discernere le sue circostanze e
continuava ad essere perplesso. Nonostante ciò non poteva fare domande a
nessuno perché, a causa del suo orgoglio, cercava di salvarsi la faccia.
Confucio
Una volta, diversi giorni dopo che mi ero incamminato per
una certa strada, mi imbattei in qualcosa di insolito. Mi apparvero alcune
persone vestite con degli abiti belli e sfarzosi e mi ordinarono di andare con
loro da una parte e dall’altra. Fui sorpreso quando mi guidarono ad una terra
molto piatta dove tutto si muoveva e girava spontaneamente. Ogni volta che
andavo nel posto dove mi veniva chiesto di andare, d’improvviso si apriva un
cancello in modo che potevo oltrepassarlo. Poi capii che ero da solo. Nessuno
prestava attenzione a me. Le persone erano tutte immerse nel loro lavoro,
incuranti se qualcuno passava accanto a loro. Mi sembrava di essere un
vagabondo, che sbirciava di qua e di là. Poi sentii qualcosa sotto i miei piedi
e mi fermai. Era come una palla di cotone. Mi chiesi: “Cos’è questo?” E quella
cosa velocemente volò via nel cielo. Fui sorpreso e la seguii. Mentre facevo
questo, accadde qualcosa di veramente misterioso. L’oggetto che sembrava una
palla di cotone si sparse nell’aria e tutto intorno a me divenne nebbioso. Non
riuscivo a capire cosa stava succedendo perché non avevo mai sperimentato una
cosa del genere.
Lasciando da parte il mio orgoglio e la mia
preoccupazione di salvarmi la faccia, cominciai a fare delle domande ai
passanti. “Dove sono? Che paese è questo? Sono morto all’età di oltre 70 anni,
allora perché mi trovo qui?” Continuavo a ripetere alle persone queste domande,
ma nessuno mi rispondeva chiaramente. Era una frustrazione terribile. Ero
stanco mentalmente, e lo ero anche fisicamente. Continuavo a domandarmi perché
tutto era così strano.
Passarono di nuovo diversi giorni. Poi, all’improvviso,
qualcosa scattò. Incontrai una persona vestita come non avevo mai visto sulla
terra, che sembrava venire da un luogo elevato. Domandandomi se mi trovavo nel
posto in cui vanno le persone dopo la morte, gli chiesi: “Sono sulla terra o
nel mondo spirituale?” La sua risposta fu interessante: “Sei morto o sei vivo?”
Io risposi: “Non sono sicuro”. Allora lui mi chiese di seguirlo, e così feci.
Quello in cui mi portò era un luogo davvero strano: un ristorante pieno di
persone. Anche se non c’era nessun proprietario, mi fu servito del cibo
delizioso. Poiché desideravo sedermi su una sedia, come per magia una sedia
apparve davanti a me. Ero semplicemente scioccato. Mi ci vollero molti giorni
per adattarmi alla vita qui.
Dott. Lee
Ho scelto il sottotitolo “Benedizioni e disgrazie nella
vita e nella morte” perché durante la vita sulla terra, ognuno deve passare
attraverso varie esperienze di benedizioni e disgrazie, sia nella vita che dopo
la morte. C’è una cosa che tutti dovrebbero capire chiaramente. Gli uomini non
possono educare se stessi ad essere delle persone di virtù e di carattere
mentre sono in situazioni comode. Raggiungono lo stato di virtù e di carattere
solo superando delle prove difficili. E quando ripenseranno alla loro vita
sulla terra, saranno quelli i tempi che ricorderanno.
Quando passate attraverso delle difficoltà, è il tempo
per scoprire voi stessi. Facendo questo sarete in grado di raggiungere la
vostra perfezione. Non siate codardi. Quando vengono le benedizioni,
mantenetele con umiltà. Questo sarà il frutto di tutta la vostra vita sulla
terra. Il luogo in cui verrete con questo frutto è il mondo spirituale, a cui
si riferisce Confucio.
Confucio
La ragione per cui non riuscii a scoprire me stesso fu
perché non ero preparato per la vita nel mondo spirituale e non avevo nessuna
conoscenza di questo mondo. Tutti gli esseri umani devono andare nel mondo
spirituale dopo la morte. Quindi, la fonte originale di tutte le benedizioni e
le disgrazie della vita e della morte è il mondo spirituale. E quando siete nel
mondo fisico dovete trattarle nel modo giusto. Spero che quando verrete in
questo luogo eterno potrete facilmente superare ogni cancello.
Dott. Lee
Confucio cercò di non vivere una vita meschina sulla
terra, ma non si preparò per la vita dopo la morte. Non poté sperimentare la
vita dopo la morte, né poté educare le persone su questo. Le persone sulla
terra devono ricordarsi che esiste sicuramente un’altra vita. Egli spera che
non vagheranno nel mondo spirituale così come ha fatto lui.
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